Rilievo architettonico e ortofotopiani delle superfici pavimentali in marmo policromo del Tempio della Pace in Roma

Il Foro o Tempio della Pace (Templum Pacis) è uno dei Fori Imperiali di Roma. Costruito da Vespasiano tra il 71 e il 75 d.C. per celebrare la Pax Augustana restaurata dalla dinastia Flavia dopo il trionfo della guerra Giudaica, l’organismo architettonico era formato da un ambiente absidato (il Tempio vero e proprio dove era situata la statua di culto) fiancheggiato da diverse sale e aperto su una grande piazza (metri 110 x 135) occupata principalmente da aiuole e fontane e circondata da un quadriportico. Negli ambienti del complesso erano ospitate una biblioteca, le spoglie del sacco di Gerusalemme (col famoso tesoro del tempio di Salomone) e un museo pubblico, con una ricchissima serie di opere d'arte greca per lo più razziate da Nerone in Grecia e Asia Minore per abbellire la Domus Aurea e in seguito fatte trasportare qui da Vespasiano dopo l'obliterazione della Domus Aurea. Il Foro andò distrutto per un incendio nel 192 d.C. e venne ricostruito da Settimio Severo che vi collocò su una delle pareti interne degli ambienti la “Forma Urbis” la grande pianta marmorea di Roma. Gli scavi archeologici della sala del Tempio hanno messo in luce un pavimento in lastre policrome rilevato di cui è stato restituito un ortofotopiano.

Committente: Soprintendenza Archeologica di Roma - 2005/2006